L'estate è alle porte e puntualmente sui mercati tornano a farla da padrone i temi caldi che purtroppo l'economia globale si porta dietro da ormai molti, troppi anni.
In primis la Grecia che sta portando avanti trattative serrati coi creditori e con L'Unione Europea senza arrivare mai ad un punto di sintesi.
L'unica cosa certa, per ora, è che Atene ha impacchettato le scadenze di pagamento del 5 giugno dovute al Fondo Monetario Internazionale in un'unica maxi-rata da pagare al 30 giugno.
Pagherà stavolta oppure farà una nuova maxi-maxi-rata al 30 luglio?
Ma, come ogni estate che si rispetti, ecco che riparte l'attacco all'euro ed ai titoli di stato di Eurolandia con lo spread BTP-Bund che torna a quota 140 mettendo sul tavolo un balzo superiore al 7% come del resto hanno fatto anche i rendimenti dei rispettivi titoli obbligazionari.
Grecia o non Grecia questo è lo scenario che va in onda da qualche estate e l'unica parola d'ordine con la crisi greca è resistere alla volatilità dei mercati. E aggiungerei, seguire il ciclo che sta iniziando.
Robin Hood
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