Il Forex ha una storia più antica di quanto si pensi, una forma primitiva di forex la troviamo addirittura al tempo dei Faraoni d'Egitto, ma in generale in tutto il Medio Oriente ritroviamo valute commerciate al pari degli scambi di merci, con Babilonia che fu il primo Stato a dotarsi di banconote e ricevute.
In occidente la banconota arriva nel Medio Evo in quanto i commercianti avevano la necessità di portare con sé ingenti somme di denaro.
Il Forex simile a come oggi lo conosciamo nacque negli anni 30 sulla piazza di scambio di Londra con la sterlina inglese che assunse il ruolo di moneta di riferimento mondiale.
In seguito alla seconda guerra mondiale, dalla quale l'economia britannica uscì distrutta, si assiste al tramonto della sterlina, il cui ruolo di valuta di riferimento viene ricoperto dal dollaro americano.
Nel 1944, mentre la seconda guerra mondiale volgeva al termine nei pressi di Bretton si riunirono i rappresentanti di 45 nazioni per decidere il nuovo ordine economico mondiale volto alla ricerca della stabilità del sistema.
Si decise per il dollaro come valuta di riferimento mondiale che venne correlata all'oro con un concambio di 35$ per un'oncia d'oro e tutte le rimanenti valute mondiali furono correlate al dollaro.
Da qui nacque l'incontrastata egemonia del dollaro USA che dura ancora oggi, in quanto tutte le materie prime sono quotate contro dollaro.
Altro organismo partorito dagli accordi di Bretton Woods fù il Fondo Monetario Internazionale, con il fine di stabilizzare quelle economie deboli che potevano influire negativamente sul sistema economico globale.
In realtà gli accordi di Bretton Woods fallirono l'obiettivo per il quale erano stati creati ed allora nel 1971 il presidente Nixon gli mette fine sostituendoli con l'accordo Smithsoniamo che prevede cambi liberi e fluttuanti in un mercato senza catenacci. Nasce qui il Foreign Exchange Market.
Oggi tutte le valute sono quotate contro tutte le altre valute ed i cambi sono liberi di fluttuare in base alla domanda ed all'offerta presenti sulla specifica valuta.
Non c'è limite alle fluttuazioni dei cambi e le banche centrali intervengono solo in caso di necessità anche con operazioni a volte coordinate fra di loro.
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