Cosa sta avvenendo in Grecia dopo le elezioni di domenica scorsa?
In realtà, Samaras uscito vincitore dalle elezioni ha passato la palla a Tsipras, leader del partito dell'estrema sinistra Syriza, il quale sta lavorando alla formazione di un governo di coalizione.
Ma ciò che interessa ai mercati è quello che è avvenuto ieri con lo stesso Tsipras che ha inviato una lettera al FMI, al
governatore della BCE Draghi, al presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy ed al presidente della Commissione UE Barroso dichiarando che gli accordi presi con la Troika sono nulli a seguito delle elezioni che hanno bocciato la strategia d'austerity firmata dai precedenti partiti al potere Pasok e Nuova Democrazia.
governatore della BCE Draghi, al presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy ed al presidente della Commissione UE Barroso dichiarando che gli accordi presi con la Troika sono nulli a seguito delle elezioni che hanno bocciato la strategia d'austerity firmata dai precedenti partiti al potere Pasok e Nuova Democrazia.
Ma non finisce qui, Tsipras ha dichiarato di voler nazionalizzare il sistema bancario e abrogare l'ultima riforma del lavoro, nonché aprire una commissione d'inchiesta sul debito pubblico.
Di conseguenza gli speculatori si sono scatenati spingendo la Borsa di Madrid giù del -3% ed il FTSE-MIB è sceso sotto 13700. Lo spread BTP-bund è salito di nuovo sopra 405 ed i rendimenti sui bonos decennali spagnoli hanno nuovmente raggiunto il 6%.
Ancora una volta i mercati testimoniano che la politica portata avanti dalla BCE non funziona e che le aste dei titoli pubblici dei Paesi periferici vengono costantemente manipolate dalla banca centrale che ci riesce nei momenti di "tranquillità" del mercato, molto meno quando infuria la bufera e la liquidità tiene le fila dei giochi.
Da non dimenticare anche la situazione estremamente critica della Spagna le cui banche hanno i bilanci carichi di asset tossici in seguito alla crisi immobiliare, e arrivano rumors secondo i quali Bankia stia per essere nazionalizzata.
Intanto volano gli acquisti di bund tedeschi che sorpassano la quantità massima registrata nel 1990 mentre l'euro dollaro è prossimo a 1.29
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