La Grecia diventa una minaccia sempre più grossa per l'euro, la Spagna è in bilico e in Irlanda si avvicina il referendum sul Fiscal Compact.
A questo aggiungi il pessimo dato pubblicato venerdì scorso sui Non-Farm-Payrolls e la frenata dell'Australia per rendere una fotografia dello scenario economico mondiale in questo momento.
Ma allora, perché l'oro, bene rifugio per eccellenza, mostra quotazioni in forte calo?
Gli analisti risponderanno che è dovuto alla forza del dollaro in quanto al momento il gold è visto più come un asset di rischio che come un bene rifugio. Paragoneranno il movimento a quello in atto sul petrolio che oggi è sceso fino a 95.20
Anche se è vero che gli investitori stanno liquidando tutti gli asset di rischio e tutte le commodity risultano sotto pressione, in realtà la situazione sull'oro è diversa.
E' palese come la Cina e l'India ma anche altri Paesi del sud-est asiatico siano grandi compratori d'oro e in questi giorni hanno piazzato ordini di acquisto a quota 1600 e inferiore.
Tuttavia, nella giornata del 8 maggio è stata rilevata un'insolita attività di trading che ha visto la vendita in pochi minuti di 6000 contratti a termine appena ha aperto Wall Street che hanno portato le quotazioni a stornare di circa 10$ fino a 1615$.
Bisogna inoltre considerare l'algoritmo di negoziazione Momentum in uso agli hedge fund che tende ad accodarsi a questi movimenti di mercato e di conseguenza i trader online sono portati a vendere anch'essi.
Le quotazioni oggi hanno rotto il livello di 1600$ giungendo a 1580$ l'oncia segno che è sempre in atto una manipolazione programmata tra banche, London Bullion Market Association e banche centrali, Fed in testa.
A cura di Marco Piottante
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