Chi ci contatta spesso per email sa cosa abbiamo sempre pensato delle iniezioni di liquidità, ovvero LTRO, effettuate dalla BCE, mentre tutti i maggiori analisti finanziari italiani brillavano di felicità per l'operazione.
Tutti all'unisono (tranne qualche raro dissidente, ma che si contano sulle dita di una mano) dichiaravano che Draghi aveva imboccato la strada giusta, a differenza di Trichet che si limitava a comprare i bond dei Paesi periferici.
Ma ora è giunta anche la voce di Pimco, il più grosso fondo obbligazionario del mondo, a darci ragione.
Ma cos'è la LTRO?
Per chi non lo sapesse l'operazione LTRO è uno strumento in mano alla Banca Centrale Europea, con il quale essa, attraverso un'asta di liquidità, fornisce soldi freschi agli istituti bancari europei ad un tasso bassissimo pari al 1% con la possibilità di restituirli in tre anni.
L'obiettivo da raggiungere era quello di iniettare liquidità nel sistema prestando soldi alle famiglie e alle imprese attraverso il sistema bancario e quindi drogare la crescita anzichè ritrovarci economie nazionali in recessione.
L'obiettivo è stato raggiunto?
A nostro modo di vedere, non solo l'obiettivo non è stato raggiunto, in quanto i soldi non sono giunti a famiglie ed imprese, (infatti Italia e Spagna sono già in recessione tecnica) ma bensì si è generata una situazione potenzialmente catastrofica.
In quanto le banche hanno tenuto per loro la liquidità "regalatale" dalla BCE, utilizzandola per ripianare i propri bilanci e per acquistare i bond sovrani.
Ovvero, ad esempio, gli istituti italiani come IntesaSanPaolo, Monte dei Paschi di Siena ecc. hanno utilizzato questa liquidità per acquistare i titoli del debito pubblico italiano. E lo stesso hanno fatto le banche degli altri Paesi dell'euro, con la conseguenza che ora le banche sono legate a doppio filo alle sorti del debito sovrano dei rispettivi Paesi.
Ora hai capito perché calavano i rendimenti e gli spread dei titoli di Stato dei PIIGS?
Praticamente la LTRO si è rivelata un asset tossico per le banche, che in questi giorni con la Spagna ormai prossima a dichiarare default, fa tremare l'Eurozona.
Poichè, al default della Spagna coincide il default del sistema bancario iberico che potrebbe generare un contagio di Italia e Francia e delle rispettive grandi banche.
A quel punto davvero non sarebbe possibile nessun prestito dell'Unione Europea per salvare la baracca.
Ma l'euro morirà?
Non siamo in grado di rispondere a questa domanda. Certo è che la situazione è più che drammatica, e la stessa Germania sta subendo attacchi speculativi, mentre oggi lo spread BTP-Bund è tornato sopra 410.
Se l'Unione Europea non si decide ad attuare una seria politica di risanamento che tenga conto anche della crescita, il precipizio si fa sempre più vicino.
2 commenti:
Complimenti ottimo articolo!!!!
Siamo messi veramanete male!!!
Eh si! Ma la cosa peggiore è che nell'UE sono tutti dei totali incompetenti, non hanno idea di cosa sia una politica monetaria seria come quella della Fed.
Intendiamoci, non è che gli Stati Uniti abbiano un bilancio ed un debito pubblico fantastici.
Però sanno come metterci la pezza e questo li rende credibili per i mercati.
Posta un commento