Nella notte tra giovedì
e venerdì ci è giunto l'annuncio di downgrade della Spagna da parte
di Standard&Poor's; l'agenzia di rating americana ( ma con regia
britannica) ha portato il giudizio sull'affidabilità del Paese
iberico a BBB+ giù di due notch ed a solo due gradini dal rating
junk, spazzatura.
Inoltre
la stessa agenzia ha avvertito che sarebbe pronta ad
un ulteriore
downgrade se le riforme strutturali non avranno un adeguato appoggio
politico e nel caso in cui “la
posizione del paese con l’estero, o la sua competitività, dovesse
tardare a raggiungere quella dei partner commerciali, obiettivo
importantissimo perché la Spagna si inserisca in un percorso
economico sostenibile con crescita dell’occupazione".
Per
una volta, non ce la sentiamo di biasimare Standard&Poor's in
quanto la situazione nella quale si trova la Spagna è davvero
catastrofica, stiamo parlando di un Paese con una disoccupazione
ufficiale al 24% (mentre quella reale si dice sia molto superiore),
in recessione tecnica e con un sistema bancario al collasso per non
parlare del comparto edilizio.
Lo stesso ministro degli Esteri Jose Manuel Garcia-Margallo in un'intervista radiofonica ha affermato "Le cifre sono orrende per tutti e per il governo. La Spagna e' in una crisi di proporzioni enormi".
Le vendite al dettaglio sono crollate in quanto la recessione sta bloccando i consumi degli spagnoli.
Anche
se, se ne parla poco sui media, se facciamo il confronto con il caso
greco che aveva monopolizzato tutte le fonti d'informazione è palese
ad uno sguardo attento che la Spagna non può uscire dalla situazione
in cui si trova senza chiedere aiuti esteri, ed il problema è SE
questi aiuti sono disponibili.
Stiamo parlando della Spagna, con
un'economia poco più piccola di quella italiana, e non della Grecia e
del Portogallo; ed il fatto che i media gli dedichino solo una
posizione defilata è sintomatico di quanto la situazione sia
pericolosa per il rischio di contagio per Italia e Francia. Inoltre,
come abbiamo spiegato in un nostro precedente articolo,
se la Spagna farà default la stessa sorte subirà il suo sistema
bancario strapieno di bond sovrani.
Non
esistono più investitori disposti a comprare ciò che proviene da
Iberia e Italia, i fondi monetari nordamericani si sono liberati di
questi titoli e non hanno intenzione di ritornare sui loro passi,
almeno per ora.
Ovviamente
questo è un nostro punto di vista crediamo realistico, non ci piace
e non faremo mai terrorismo mediatico come piace fare ai giornali per
vendere più copie. Ma se, gli strateghi di Pimco, il più grosso
fondo obbligazionario al mondo, si sono portati avanti dichiarando di
speculare vendendo allo scoperto i titoli del debito tedesco pensiamo
che la nostra analisi sia molto vicina alla realtà.
Ovviamente,
se non sei d'accordo con questa nostra riflessione, lo spazio
commenti è a tua disposizione per esporre la tua idea così
potremmo intavolare una discussione comune e arricchire le nostre reciproche vedute.
Scrivici qual è il tuo pensiero.
A presto!
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