Ciao! Come è ben noto, sui mercati il 95% dei partecipanti perde soldi a vantaggio del 5%
che invece guadagna costantemente. Se guardiamo i piccoli trader
privati, la percentuale dei perdenti cresce ancora, quasi fino a
sfiorare il 98% e, riflettendoci sopra, crediamo di averne individuato
alcuni motivi.
Anche se è vero che sei
a casa tua e non ti vede nessuno, non è consigliabile mettersi
davanti al monitor a fare trading in pigiama. Non diciamo di mettersi
in giacca e cravatta (anche se per qualcuno potrebbe essere
necessario) ma almeno jeans e camicia. Sembra stupido ma a livello
psicologico è tutto un altro andare, come respirare profondamente e
concentrarsi prima di aprire i grafici, avere una postura eretta,
essere in buono stato fisico, e di buon umore. Crearsi un angolo
della casa tranquillo dove non ci sia la moglie a passare
l'aspirapolvere ed i bambini a giocare, meglio se riusciamo a
ricavarci un piccolo ufficio con una comoda poltrona operativa.
Ora ti starai chiedendo
se veramente queste cose fanno la differenza nel trading. La risposta
è SI, l'esperienza ci dimostra che, in molti casi, mettendo in
pratica queste semplici accortezze le persone possono trasformarsi da
perdenti in soddisfatti professionisti del trading vincente.
La settimana terminata
oggi ci ha consegnato una situazione nettamente differente tra gli
indici USA e quelli di casa nostra. Mentre il S&P500 ed il
Nasdaq, grazie al clamoroso rialzo visto nella giornata di lunedì,
chiudono l'ottava in positivo, la stessa cosa non può dirsi per il
Dax e men che mai per l'Eurostoxx che ha inanellato tre candele daily
disastrose.
Di
seguito i livelli degli indici da noi analizzati.
Il
S&P500, ha chiuso
a 1404 con una giornata in
recupero che fa ben sperare per la settimana entrante. La reversal
bar segnalata la scorsa settimana ci ha fornito un pattern perfetto
con i prezzi che hanno formato un nuovo massimo relativo a 1419.50
testando il limite superiore del canale rialzista ben tracciabile sul
grafico.
Confermiamo
la view rialzista verso 1410 e 1440 ma il mercato richiede cautela.
Viceversa,
in caso di rottura del supporto di 1375 i prezzi torneranno in
direzione di 1340
Il
Nasdaq, ha chiuso la
settimana a 2753.50 mantenendo un andamento laterale.
Restiamo
long verso 2800 e 2890, in caso contrario dovremmo assistere ad un
ritorno verso 2570.
L'Eurostoxx
è ancora una volta l'indice che ha subìto i ribassi più marcati e
giovedì ha brekkato anche la trendline rialzista che guidava i
prezzi dal 19 dicembre scorso, toccando i nostri target a ribasso.
L'indice paga la situazione di crisi europea.
La
nostra view rimane debolmente rialzista con obiettivo 2550 la cautela
è d'obbligo.
In
caso di breakout di 2430 ritorneremo verso 2370 e 2300
Il
Dax, fa meglio
dell'Eurostoxx chiudendo a 6964.50
La
nostra view rimane rialzista con obiettivo 7180 diversamente, in caso
di rottura del supporto in area 6650 potrebbe tornare verso 6430
PREVISIONI
ORO
Il
Gold rimane ancora senza
direzione con i
prezzi che hanno chiuso praticamente quasi al livello di apertura
settimanale, leggermente in positivo.
C'è
confusione sui desk, le notizie si affollano e Paesi come l'India,
che ha raddoppiato le tasse sull'oro d'importazione, ne mantengono i
prezzi fermi.
Per
un rientro dei compratori dobbiamo attendere che i prezzi tornino
sopra il livello 1725 mentre nell'immediato crediamo che continuerà
il consolidamento sugli attuali livelli.
La
view di medio termine rimane rialzista da 1550 con obiettivo a 1800 e
1920.
PREVISIONI
FOREX EUR/USD
Uhau
ragazzi, che volatilità c'è stata sul cross eurodollaro questa
settimana?! Roba di conti bruciati alla grande! Sicuramente era il
momento meno idoneo per buttarsi sul mercato per i neofiti.
Finalmente,
dopo tanti test, nella giornata di lunedì i prezzi hanno brekkato la
resistenza di 1.3290 arrivando rapidamente a 1.3367 da dove poi è
iniziato uno sviluppo laterale. Giovedì abbiamo assistito a
pericolosi ribassi fermati dal supporto dinamico di 1.3250 e
successivamente i prezzi sono andati di nuovo a rialzo fino a 1.3376
poi di nuovo al test di 1.33 chiudendo la settimana a 1.3342
A
livello macro ciò che preoccupa, non è la dichiarazione di
Papademos che forse la Grecia avrà bisogno di un altro piano di
salvataggio (bene o male lo sapevamo tutti) bensì la situazione
della Spagna.
Il
premier Rajoy è stretto tra l'incudine ed il martello: da una parte
l'Europa gli fa capire che se la Spagna continua a sopravvivere è
grazie al supporto della BCE che presta soldi gratis alle banche
spagnole per comprare i titoli del debito pubblico nazionale (le
banche possiedono ormai una quota del 10%) e se non dovesse
rispettare il patto di bilancio potrebbero abbandonarla al suo
destino; dall'altra il primo ministro non può diminuire le spese ed
aumentare le tasse in quanto andrebbe a pesare maggiormente sul già
disastroso mercato del lavoro (disoccupazione al 20%, tra i giovani
al 50%) instaurando una pericolosa recessione.
La
situazione è alquanto seria, la penisola iberica ha davanti due
strade: dichiarare default oppure uscire dall'euro. La Spagna non è
la Grecia o il Portogallo, l'economia ha un valore nettamente più
elevato ed un eventuale salvataggio richiederebbe un'enorme massa di
denaro. Mentre l'uscita dall'euro significherebbe la fine della
stessa moneta unica.
Prossime
resistenze/supporti:
1.4235
1.3875
1.3500
1.3225
1.3330
1.3000
1.2850
1.2600
1.2400
La
view di fondo rimane ribassista sotto 1.3500 con obiettivo 1.3000 e
1.2850 ma la situazione è sostanzialmente in divenire. I prezzi
potrebbero portarsi al test degli ultimi massimi di 1.3486 ed a quel
punto la battaglia tra orsi e tori sarebbe senza esclusione di colpi.
Comunque continua a prevalere una certa positività.
Attenzione
alla forte volatilità intraday.
Buon
trading!
A
cura di Marco Piottante
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