INDICI DI BORSA
Pochi dati sono stati pubblicati questa settimana, di modo che i mercati hanno sfogato la propria irruenza tutta nella giornata di venerdì quando ha iniziato a circolare la voce delle dimissioni del tedesco Stark dal board della BCE, il quale lascerà il posto entro fine anno. Stark è sempre stato contrario all'acquisto di bond di Spagna e Italia da parte della BCE e tutti credono che le sue dimissioni siano dovute a questo dissidio tutto interno alla banca centrale, anche se ufficialmente la motivazione è per impedimenti personali.
In ambito USA continuano a crescere i sussidi di disoccupazione mentre un dato confortante arriva dall'aumento delle scorte dei grossisti. Il piano di Obama sullo stanziamento di misure per favorire l'occupazione non ha influito sui mercati già catalizzati dall'imminente (?) default della Grecia.
Come avrai capito la situazione rimane negativa su tutti gli indici con gli americani che continuano a sovraperformare quelli europei con il Dax che guida i ribassi andando a ritestare gli ultimi minimi e con l'Eurostoxx che chiude sotto gli stessi. Il rialzo di metà ottava è stato puramente un test delle mani forti, ma crediamo che si concretizzerà a partire dalla fine dell'ottava entrante se la situazione generale non degenera ulteriormente.
Di seguito i livelli degli indici da noi analizzati.
Il S&P500 ha chiuso l'ottava a 1157.75 Il trend è ribassista; se i prezzi rimarranno sotto 1180 gli obiettivi sono 1142 - 1135 e 1122
Il Nasdaq ha chiuso l'ottava a 2169.75 Il trend rimane ribassista con obiettivo 2150 - 2125 e 2110
L'Eurostoxx ha chiuso l'ottava a 2054 sotto tutti gli ultimi minimi. L'indice rimane sotto pressione per cui ci attendiamo il raggiungimento di 1910 da cui potrebbe partire l'inversione rialzista.
Chiusura a 5161.00 per il Dax che continua a sottoperformare gli altri indici. Il trend è negativo, prevediamo un ritest di 5150 che se non resistesse potrebbe far testare all'indice il livello psicologico dei 5000 da dove potrebbe partire l'inversione a rialzo.
Ancora un nuovo record a 1920.80 del Gold questa settimana, l'oro, dopo l'abbandono degli investitori delle monete rifugio come franco svizzero e yen, continua a far brillare la propria stella per chi cerca un porto sicuro per i propri capitali, registriamo infatti anche un apprezzamento del dollaro americano. Nell'immediato possiamo attenderci una continuazione dei ribassi con target primario a 1810. Attenzione a eventuali segnali rialzisti che riporterebbero il prezzo in area 1900.
Sono giorni burrascosi, cerchiamo di operare solo quando siamo sicuri, pronti a chiudere quando la situazione di mercato ci si mostra avversa. Massima cautela!
Buon trading!
EUR/USD
Nell'ultima settimana abbiamo assistito alla rottura ribassista della trading range sul cambio EUR/USD con un'accelerazione del prezzo fino a toccare i valori di gennaio 2011 a 1.3626
A livello macro registriamo una recrudescenza della situazione greca con il paese che puntualmente non rispetta gli obiettivi presi con UE e FMI tanto che in Germania ormai si parla apertamente di fallimento imminente di Atene. A dare il colpo di grazia ai mercati venerdì ci ha pensanto Stark, il membro tedesco del board della BCE che ha rassegnato le dimissioni dopo che era in aperto dissidio con la politica portata avanti dalla BCE di acquisto di BTP e Bonos. La BCE ha lasciato fermi i tassi al 1.5% pur continuando a tenere sotto stretta vigilanza il livello dei prezzi.
I dati arrivati dagli USA riportano un aumento delle richieste di sussidi di disoccupazione ma anche un aumento del 4% delle scorte dei grossisti. Il piano di Obama per rilanciare la creazione di posti di lavoro attraverso misure di sgravio fiscale e incentivi non ha catalizzato l'attenzione dei mercati che alle parole preferiscono i fatti.
Da rilevare quindi un apprezzamento del dollaro contro le maggiori valute in seguito ad un provvedimento della Banca Centrale Svizzera, la quale ha dichiarato che non tollererà un prezzo inferiore a 1.20 del cambio EUR/CHF dopodichè il mercato ha iniziato a smantellare le posizioni buy sul franco svizzero portando il cambio sopra tale livello. Il cambio USD/CHF si è allineato e gli investitori privi delle monete rifugio franco e yen si sono riversati su titoli del debito pubblico USA e tedeschi, oltre che su dollaro e oro.
Questa è la nostra analisi tecnica forex per la prossima ottava.
Prossime resistenze/supporti:
1.5150
1.4900
1.4700
1.4300
1.4055
1.3950
1.3700
1.3400
1.2900
Anche se il cambio ha rotto il livello di 1.3970 e quindi inficiato la view rialzista di medio termine, facciamo attezione perchè se il prezzo torna sopra tale livello, quest'ultima si conferma rialzista con obiettivo area 1.47 dopo la rottura rialzista di 1.4530 e di seguito 1.4900
Nell'immediato consigliamo di usare molta cautela sull'apertura di posizioni short in quanto potremmo trovarci sui minimi di periodo dai quali potrebbe iniziare una nuova fase rialzista.
Lo spartiacque si trova a 1.3840 sotto questo livello gli obiettivi sono 1.3650 - 1.3575 - 1.35 in caso contrario gli obiettivi diventano 1.3875 - 1.3935 - 1.4015
Attenzione alla forte volatilità intraday, soprattutto sulla comunicazione di dati macro e di rumors.
Buon trading!
Pochi dati sono stati pubblicati questa settimana, di modo che i mercati hanno sfogato la propria irruenza tutta nella giornata di venerdì quando ha iniziato a circolare la voce delle dimissioni del tedesco Stark dal board della BCE, il quale lascerà il posto entro fine anno. Stark è sempre stato contrario all'acquisto di bond di Spagna e Italia da parte della BCE e tutti credono che le sue dimissioni siano dovute a questo dissidio tutto interno alla banca centrale, anche se ufficialmente la motivazione è per impedimenti personali.
In ambito USA continuano a crescere i sussidi di disoccupazione mentre un dato confortante arriva dall'aumento delle scorte dei grossisti. Il piano di Obama sullo stanziamento di misure per favorire l'occupazione non ha influito sui mercati già catalizzati dall'imminente (?) default della Grecia.
Come avrai capito la situazione rimane negativa su tutti gli indici con gli americani che continuano a sovraperformare quelli europei con il Dax che guida i ribassi andando a ritestare gli ultimi minimi e con l'Eurostoxx che chiude sotto gli stessi. Il rialzo di metà ottava è stato puramente un test delle mani forti, ma crediamo che si concretizzerà a partire dalla fine dell'ottava entrante se la situazione generale non degenera ulteriormente.
Di seguito i livelli degli indici da noi analizzati.
Il S&P500 ha chiuso l'ottava a 1157.75 Il trend è ribassista; se i prezzi rimarranno sotto 1180 gli obiettivi sono 1142 - 1135 e 1122
Il Nasdaq ha chiuso l'ottava a 2169.75 Il trend rimane ribassista con obiettivo 2150 - 2125 e 2110
L'Eurostoxx ha chiuso l'ottava a 2054 sotto tutti gli ultimi minimi. L'indice rimane sotto pressione per cui ci attendiamo il raggiungimento di 1910 da cui potrebbe partire l'inversione rialzista.
Chiusura a 5161.00 per il Dax che continua a sottoperformare gli altri indici. Il trend è negativo, prevediamo un ritest di 5150 che se non resistesse potrebbe far testare all'indice il livello psicologico dei 5000 da dove potrebbe partire l'inversione a rialzo.
Ancora un nuovo record a 1920.80 del Gold questa settimana, l'oro, dopo l'abbandono degli investitori delle monete rifugio come franco svizzero e yen, continua a far brillare la propria stella per chi cerca un porto sicuro per i propri capitali, registriamo infatti anche un apprezzamento del dollaro americano. Nell'immediato possiamo attenderci una continuazione dei ribassi con target primario a 1810. Attenzione a eventuali segnali rialzisti che riporterebbero il prezzo in area 1900.
Sono giorni burrascosi, cerchiamo di operare solo quando siamo sicuri, pronti a chiudere quando la situazione di mercato ci si mostra avversa. Massima cautela!
Buon trading!
EUR/USD
Nell'ultima settimana abbiamo assistito alla rottura ribassista della trading range sul cambio EUR/USD con un'accelerazione del prezzo fino a toccare i valori di gennaio 2011 a 1.3626
A livello macro registriamo una recrudescenza della situazione greca con il paese che puntualmente non rispetta gli obiettivi presi con UE e FMI tanto che in Germania ormai si parla apertamente di fallimento imminente di Atene. A dare il colpo di grazia ai mercati venerdì ci ha pensanto Stark, il membro tedesco del board della BCE che ha rassegnato le dimissioni dopo che era in aperto dissidio con la politica portata avanti dalla BCE di acquisto di BTP e Bonos. La BCE ha lasciato fermi i tassi al 1.5% pur continuando a tenere sotto stretta vigilanza il livello dei prezzi.
I dati arrivati dagli USA riportano un aumento delle richieste di sussidi di disoccupazione ma anche un aumento del 4% delle scorte dei grossisti. Il piano di Obama per rilanciare la creazione di posti di lavoro attraverso misure di sgravio fiscale e incentivi non ha catalizzato l'attenzione dei mercati che alle parole preferiscono i fatti.
Da rilevare quindi un apprezzamento del dollaro contro le maggiori valute in seguito ad un provvedimento della Banca Centrale Svizzera, la quale ha dichiarato che non tollererà un prezzo inferiore a 1.20 del cambio EUR/CHF dopodichè il mercato ha iniziato a smantellare le posizioni buy sul franco svizzero portando il cambio sopra tale livello. Il cambio USD/CHF si è allineato e gli investitori privi delle monete rifugio franco e yen si sono riversati su titoli del debito pubblico USA e tedeschi, oltre che su dollaro e oro.
Questa è la nostra analisi tecnica forex per la prossima ottava.
Prossime resistenze/supporti:
1.5150
1.4900
1.4700
1.4300
1.4055
1.3950
1.3700
1.3400
1.2900
Anche se il cambio ha rotto il livello di 1.3970 e quindi inficiato la view rialzista di medio termine, facciamo attezione perchè se il prezzo torna sopra tale livello, quest'ultima si conferma rialzista con obiettivo area 1.47 dopo la rottura rialzista di 1.4530 e di seguito 1.4900
Nell'immediato consigliamo di usare molta cautela sull'apertura di posizioni short in quanto potremmo trovarci sui minimi di periodo dai quali potrebbe iniziare una nuova fase rialzista.
Lo spartiacque si trova a 1.3840 sotto questo livello gli obiettivi sono 1.3650 - 1.3575 - 1.35 in caso contrario gli obiettivi diventano 1.3875 - 1.3935 - 1.4015
Attenzione alla forte volatilità intraday, soprattutto sulla comunicazione di dati macro e di rumors.
Buon trading!
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