INDICI DI BORSA
Restano ancora molte le questioni in divenire che influenzano i mercati. Ancora in corso la crisi nucleare nipponica lontana dalla messa in sicurezza, mentre proseguono i bombardamenti in Libia da parte dei cosiddetti "volenterosi" con in testa la Francia che sembra aver risvegliato vecchie mire colonialiste mai sopite del tutto. Dopo le "rivoluzioni" egiziana e tunisina e la guerra civile libica si accendono nuovi focolai di ribellione in Siria, Bahrein e Arabia Saudita.
Insomma, il Nord Africa e il Medio Oriente stanno attraversando una profonda crisi probabilmente sobillata da potenze occidentali interessate ad una destabilizzazione in quella parte dello scacchiere mondiale, che vede una ONU imbarazzata sottoposta ai diktat di USA e Francia.
Detto ciò, continuiamo a notare dai grafici come l'Europa per motivi geografici e geopolitici sia maggiormente coinvolta nelle questioni di cui abbiamo detto poc'anzi, a cui si unisce il fattore Portogallo, dove si è aperta la crisi politica dopo la bocciatura della nuova riforma di austerity da parte del parlamento che ha provocato le dimissioni del premier.
Intanto l'UE sembra essersi dotata del Fondo di Stabilità Permanente che dovrebbe essere operativo dal 2013, quindi da un fondo d'emergenza si passa ad un fondo definitivo.
Iniziamo ad analizzare l'indice Eurostoxx che, come il Dax, ha rotto a rialzo il consolidamento della scorsa ottava mettendo in atto un recupero che ha lasciato 3 nuovi GAP dietro il suo cammino che "chiamano" i mercati al ribasso; mentre sopra rimangono i gap ribassisti del 10 e 14 marzo.
Come dicevamo, situazione pressochè analoga sul Dax che però ha richiuso il gap del 14 marzo mentre sopra rimangono i gap ribassisti del 10 e 11 marzo.
Andiamo negli Stati Uniti dove S&P500 e Nasdaq hanno messo in campo un recupero molto più deciso,senza strappi, a differenza degli indici europei.
Al contrario vorrei farti notare come, dopo il break-out rialzista del consolidamento, tutti i mercati con la chiusura del 23 marzo (il Nasdaq il 22) ci hanno fornito un segnale d'entrata rialzista attraverso il setup dell'uncino.
Concludendo: quei gap disseminati durante il recupero dagli indici europei ci fanno propendere per nuovi ribassi previsti per le prossime ottave, che probabilmente saranno prontamente recuperati perchè chi ha comprato titoli ai livelli minimi della crisi non è ancora disposto a cederli, ma bensì preferisce ancora accumulare. Ovviamente aspettiamo sempre segnali validi per aprire le nostre posizioni e restiamo prudenti a causa delle tensioni globali.
Buon trading!
EUR/USD
Il cross EUR/USD ha rispettato le nostre previsioni andando a prendere l'obiettivo a 1.4250 a cui ha fatto seguito la giornata interlocutoria di martedì e poi quella fortemente negativa di mercoledì prontamente recuperata nella giornata seguente per poi chiudere venerdì nuovamente a ribasso a quota 1.4086 sulle esternazioni di Fisher membro della Fed che ha dichiarato che non ci sarà un QE3, ricordiamo che quello attuale scade a giugno dell'anno in corso.
Posto che non crediamo ad una dismissione del QE che invece a nostra veduta è diventato parte integrante del sistema monetario USA, dobbiamo registrare la creazione di un fondo permanente salva-Stati da parte dell'UE che dovrà essere operativo dal 2013 e che sarà alimentato in parte da quote rateali annuali versate dagli stati aderenti. Inoltre, rimane forte l'attenzione sull'ormai più che probabile aumento dei tassi da parte della BCE.
Sul tavolo anche la questione portoghese che registra l'apertura della crisi politica a seguito della bocciatura del piano di austerity che vede il paese costretto, si parla entro giugno, a ricorrere al fondo salva-stati.
Prossime resistenze/supporti:
1.5000
1.4450
1.4250
1.4140
1.3400
1.2900
1.2600
Il trend rialzista non è stato compromesso per cui optiamo ancora per una view a rialzo che vede il recupero di area 1.4250 con probabile prosecuzione verso 1.4450
Allo stesso tempo notiamo che la giornata di venerdì fornisce una inside bar ribassista che potrebbe portare il cross fino in area 1.3840 da cui assisteremo ad un pullback con recupero di 1.4250. Raccomandiamo prudenza per le molteplici questioni sul campo.
Buon trading!
Restano ancora molte le questioni in divenire che influenzano i mercati. Ancora in corso la crisi nucleare nipponica lontana dalla messa in sicurezza, mentre proseguono i bombardamenti in Libia da parte dei cosiddetti "volenterosi" con in testa la Francia che sembra aver risvegliato vecchie mire colonialiste mai sopite del tutto. Dopo le "rivoluzioni" egiziana e tunisina e la guerra civile libica si accendono nuovi focolai di ribellione in Siria, Bahrein e Arabia Saudita.
Insomma, il Nord Africa e il Medio Oriente stanno attraversando una profonda crisi probabilmente sobillata da potenze occidentali interessate ad una destabilizzazione in quella parte dello scacchiere mondiale, che vede una ONU imbarazzata sottoposta ai diktat di USA e Francia.
Detto ciò, continuiamo a notare dai grafici come l'Europa per motivi geografici e geopolitici sia maggiormente coinvolta nelle questioni di cui abbiamo detto poc'anzi, a cui si unisce il fattore Portogallo, dove si è aperta la crisi politica dopo la bocciatura della nuova riforma di austerity da parte del parlamento che ha provocato le dimissioni del premier.
Intanto l'UE sembra essersi dotata del Fondo di Stabilità Permanente che dovrebbe essere operativo dal 2013, quindi da un fondo d'emergenza si passa ad un fondo definitivo.
Iniziamo ad analizzare l'indice Eurostoxx che, come il Dax, ha rotto a rialzo il consolidamento della scorsa ottava mettendo in atto un recupero che ha lasciato 3 nuovi GAP dietro il suo cammino che "chiamano" i mercati al ribasso; mentre sopra rimangono i gap ribassisti del 10 e 14 marzo.
Come dicevamo, situazione pressochè analoga sul Dax che però ha richiuso il gap del 14 marzo mentre sopra rimangono i gap ribassisti del 10 e 11 marzo.
Andiamo negli Stati Uniti dove S&P500 e Nasdaq hanno messo in campo un recupero molto più deciso,senza strappi, a differenza degli indici europei.
Al contrario vorrei farti notare come, dopo il break-out rialzista del consolidamento, tutti i mercati con la chiusura del 23 marzo (il Nasdaq il 22) ci hanno fornito un segnale d'entrata rialzista attraverso il setup dell'uncino.
Concludendo: quei gap disseminati durante il recupero dagli indici europei ci fanno propendere per nuovi ribassi previsti per le prossime ottave, che probabilmente saranno prontamente recuperati perchè chi ha comprato titoli ai livelli minimi della crisi non è ancora disposto a cederli, ma bensì preferisce ancora accumulare. Ovviamente aspettiamo sempre segnali validi per aprire le nostre posizioni e restiamo prudenti a causa delle tensioni globali.
Buon trading!
EUR/USD
Il cross EUR/USD ha rispettato le nostre previsioni andando a prendere l'obiettivo a 1.4250 a cui ha fatto seguito la giornata interlocutoria di martedì e poi quella fortemente negativa di mercoledì prontamente recuperata nella giornata seguente per poi chiudere venerdì nuovamente a ribasso a quota 1.4086 sulle esternazioni di Fisher membro della Fed che ha dichiarato che non ci sarà un QE3, ricordiamo che quello attuale scade a giugno dell'anno in corso.
Posto che non crediamo ad una dismissione del QE che invece a nostra veduta è diventato parte integrante del sistema monetario USA, dobbiamo registrare la creazione di un fondo permanente salva-Stati da parte dell'UE che dovrà essere operativo dal 2013 e che sarà alimentato in parte da quote rateali annuali versate dagli stati aderenti. Inoltre, rimane forte l'attenzione sull'ormai più che probabile aumento dei tassi da parte della BCE.
Sul tavolo anche la questione portoghese che registra l'apertura della crisi politica a seguito della bocciatura del piano di austerity che vede il paese costretto, si parla entro giugno, a ricorrere al fondo salva-stati.
Prossime resistenze/supporti:
1.5000
1.4450
1.4250
1.4140
1.3400
1.2900
1.2600
Il trend rialzista non è stato compromesso per cui optiamo ancora per una view a rialzo che vede il recupero di area 1.4250 con probabile prosecuzione verso 1.4450
Allo stesso tempo notiamo che la giornata di venerdì fornisce una inside bar ribassista che potrebbe portare il cross fino in area 1.3840 da cui assisteremo ad un pullback con recupero di 1.4250. Raccomandiamo prudenza per le molteplici questioni sul campo.
Buon trading!
A cura di Marco Piottante
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