Inizia la sua avventura di cambista professionista nel 1989 lavorando per alcune banche, nel 1999 diventa trader indipendente (per una breve biografia clicca qui).
Parallelamente dedica molto tempo all'education tramite il sito www.saveforex.it fornendo corsi live e una chat quotidiana in cui spiega la sua operatività e le sue tecniche, come le metodologie S.
Adesso via con l'intervista!
Saverio, parlaci un po' di te, come è iniziata la tua avventura nel Forex?
La mia avventura sul mercato dei cambi iniziò assolutamente per caso, come succede spesso nella vita. Un caso fortunato che mi consentì di entrare in sala cambi al Banco Lariano a Milano. Da li cominciai le mie esperienze estere, al San Paolo Parigi dove credo che imparai veramente a diventare un cambista.
Da quel momento, una serie di circostanze che sembravano sfortunate mi portò a Zurigo alla Swiss Bank Corporation che mi assunse come capo cambista sul desk della lira. Ero diventato market maker. Per alcuni anni girai per le varie filiali tra Zurigo, Lugano, Ginevra e Londra dove divenni capo del desk delle valute Sme (serpente monetari Europeo) e dove rimasi fino al 1999. La passione con questo mercato è ancora forte e rappresenta tutta la mia vita lavorativa.
Oggi mi dedico all’education e al mio trading.
Trader si nasce o si può diventare?
E non tutti possono essere o diventare traders perché ci vuole certamente una certa sensibilità ai mercati finanziari che non sono mercati dominati da formule matematiche ma piuttosto da decisioni spesso irrazionali prese dagli investitori.
Quale percorso consigli a chi vuol diventare un trader professionale? Seguire corsi, forum, chat in tempo reale con trader esperti?
Come in tutti i mestieri della vita la formazione rappresenta un aspetto cruciale, ma ovviamente ci si deve rivolgere alle scuole migliori, e il curriculum dei docenti può essere uno dei migliori indicatori sulla eventuale validità di un corso.
Ti ho visto all'opera all'Italian Trading Forum e devo dire che mi hai sorpreso positivamente, il tuo è un vero e proprio show!
La psicologia, secondo te, quanto è importante nel trading?
La psicologia nel trading è determinante. E per mantenere un solido capitale psicologico, una delle armi più efficaci è la leva bassa.
Quali sono le caratteristiche che un forex trader deve necessariamente possedere?
Conoscenza delle correlazioni, conoscenza delle peculiarità del forex, conoscenza della tecnica per sapersi difendere quando il mercato va contro. Tutti aspetti di cruciale importanza oltre a sangue freddo, e capitalizzazione adeguata.
Ti capita ancora di commettere degli errori?
Tutti i giorni commetto errori, ma cerco di difendermi sempre, in ogni circostanza, attraverso la conoscenza delle correlazioni che mi consentono di uscire da posizioni in sofferenza.
Come consideri il panorama dei servizi inerenti il Forex in Italia, sotto l'aspetto broker, scuole di formazione, regolamentazione finanziaria ecc.?
Dopo l’ultimo decreto legislativo del mese di settembre a mio avviso le cose sono migliorate, c’è maggiore chiarezza. Sotto l’aspetto brokers, a mio avviso c’e’ ancora un caos enorme nelle diverse offerte di servizi. Non si sa quali broker sono regolati Consob e quali no per cui la clientela rischia di finire nelle mani di operatori con sedi in paradisi fiscali, ma ovviamente la colpa non si può attribuire ai broker con stabile organizzazione in Italia, tantomeno alle autorità, semmai ad una mancanza di controlli verso le offerte tramite la rete, che sono molteplici e confuse.
Qual è la tua opinione rispetto ai trading system, consiglieresti ai trader di affiancarli all'operatività manuale?
I trading system sono frutto di idee di trading , l’unica differenza è che mentre chi opera discrezionalmente vive il proprio trading e quindi è soggetto alla propria emotività, chi affida i propri risparmi ad un trading system sa che deve affidargli un var (value at risk) e non si deve preoccupare più dell’andamento del sistema se non saltuariamente. Ma in questo caso non è un trader ma un fruitore di segnali.
Costruire un trading system ed usarlo in maniera pedissequa diventa difficile perché guardandolo tutti i giorni si rischia di rendere emotivo un trading che non dovrebbe esserlo e si rischia quindi di andare a condizionarlo con operazioni fatte sull’onda dell’emotività che danneggerebbero l’andamento del sistema stesso, che invece andrebbe usato in modo sistematico senza interferenze. Se ci si accorge che non funziona più (curve fitting) si deve avere il coraggio di cambiarlo o modificarlo fino a che si e’ in tempo, con il rischio di sospenderlo all’inizio di un recupero o di insistere aumentando le leve alla fine di un ciclo positivo. Per queste difficoltà insite nell’utilizzo di sistemi di trading, preferisco operare in modo assolutamente discrezionale.
Lasciaci con la tua previsione: dove vedi il cross eur/usd per fine anno?
Credo che si rimarrà assolutamente in un trading range con obiettivi al ribasso di 1.3200 per fine 2010.
Bene, ringraziamo Saverio Berlinzani per i preziosi consigli e la gentile disponibilità dimostrata e ti invito a visitare il suo sito www.saveforex.it - Il suo è veramente trading per passione!
A cura di Marco Piottante
Nessun commento:
Posta un commento