Sarà il periodo estivo con il gran caldo che rincoglionisce più del solito, oppure la liquidità pompata a piè sospinto dai paesi del G20 all'interno del mercato, fatto sta che da più parti si brinda già alla fine della crisi finanziaria e sulla piazza si compra di tutto, infatti tutte le borse sono tornate a chiudere le sessioni in territorio positivo.
In questo scenario agostano, dove i maggiori cross valutari appaiono inchiodati, a secco di liquidità per l'assenza dei grossi players e molto volatili, le nostre banche hanno lasciato da parte le ferie estive per ricominciare a cartolarizzare mutui di brutto, con i maggiori istituti in testa. Stanno creando liquidità per prepararsi allo sviluppo che verrà (?).
Purtroppo per loro gli attuali segnali di ripresa sono solo un fuoco fatuo dato dalle enormi masse monetarie che i vari governi hanno immesso nel sistema per tentare di arginare il default, e quindi lasciano il tempo che trovano.
Invece, è un fatto che la locomotiva cinese che doveva salvare l'economia mondiale mostra vistosi segnali di frenata, con la banca centrale che ha obbligato le banche (in Cina sono quasi tutte a partecipazione statale) a non concedere più finanziamenti "facili" ed infatti già si nota la "stretta del credito" come avvenuto precedentemente in occidente.
I container invece di solcare i mari carichi di materie prime, se ne stanno parcheggiati nel porto di Singapore, registrando ormai un prezzo di noleggio che non consente neanche il pareggio agli armatori e questo determinerà un crollo delle commodity. Facilitato anche dal mancato shopping della Cina che fino a poco fa assorbiva il 55% dell'intera produzione mondiale. Cina che, data l'enorme liquidità di cui è in possesso, sta acquistando grossi pacchetti di mutui sub-prime risucchiati dal governo statunitense per salvare le banche e sarà l'unico acquirente della nuova emissione di bond a stelle e strisce.
Dietro l'angolo pronte a scoppiare abbiamo la bolla delle carte di credito che sta mettendo in serie difficoltà Bank of America, la bolla dei mutui sub-sub-prime americani, e la bolla delle commodity a causa dei prezzi gonfiati assolutamente fuori dalla realtà.
Oltre a questo prepariamoci ad una forte correzione al ribasso dell'indice Dow Jones seguita dagli altri listini. Insomma per ora dimentichiamoci il bull market in quanto per vedere i primi spiragli di ripresa forse non basterà il 2010.
Marco Piottante
2 commenti:
indi per cui meglio star fuori da investimenti a lungo termine..
per quelli nel breve ci hanno tolto la possibilita' su molti titoli di andare short..ora nuove regole sul forex.
un caro amico diceva che i ..zzi sono tanti ma i Ku.li sono sempre gli stessi!!
Roberto_Lugo
Indubbiamente. Se non sei un esperto e sicuro degli investimenti che hai in essere è consigliabile smobilizzare lo smobilizzabile e tornar su quando la tempesta è passata.
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